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Matteo Angeloni

Si è diplomato presso il Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro in Pianoforte con il M° M. Cola e in Composizione con il M° A. Samorì.

Si è perfezionato come solista con il M° Pier Narciso Masi (Accademia musicale di Firenze, Scuola di musica di Sesto Fiorentino). Nel 2006 ha conseguito presso l’Accademia Pianistica Internazionale “Incontri col maestro” di Imola, nella classe di musica da camera del Maestro P. N. Masi, il diploma Master, massimo riconoscimento dell’Accademia. Ha inoltre frequentato masterclasses con Enrico Bronzi, Rocco Filippini e con l’Altenberg Trio Wien (Claus-Christian Schuster, Amiran Ganz, Alexander Gebert), con cui si è perfezionato presso l’Accademia di Musica di Pinerolo.

E’ vincitore di numerosi premi pianistici, nazionali e internazionali. Si è esibito per importanti istituzioni, come l’Associazione Angelo Mariani di Ravenna (Teatro Alighieri), Ente Concerti di Pesaro (Teatro Rossini), Festival Internazionale “Da Bach a Bartòk” e Palazzo Sassatelli di Imola, Festival Poiesis di Fabriano, Fondazione Toscanini di Parma, Gioventù Musicale, Teatro Rossini di Lugo, Amici della Musica e Teatro Moriconi di Jesi, Auditorium Petruzzi di Pescara, Macerata Opera Festival, a San Pietroburgo e Mosca (Theatre “Na Strastnom”), con musicisti che collaborano con le più importanti orchestre (Filarmonica della Scala, Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Orchestra Mozart, Filarmonica Toscanini, Royal Philharmonic e BBC Orchestra di Londra).

Collabora dal 2008 come Prima Parte con la FORM – Orchestra Filarmonica Marchigiana, con la quale si è esibito con direttori quali B. Bartoletti, M. Barani, M. Benzi, M. Berrini, G. Bisanti, F. Cilluffo, M. Galeati, R. Gessi, P. Mianiti, M. Rota, e con la quale ha registrato per Rai-Radio3.

Attivo come compositore e orchestratore, ha ricevuto una menzione speciale al III Concorso nazionale “Francesco Agnello” (2017), promosso dal CIDIM. Il pezzo è pubblicato dalle Edizioni Curci.

Le sue Variazioni su un tema di Bartòk, per orchestra, sono state eseguite nel concerto di Santa Cecilia 2009 presso l’Auditorium Pedrotti di Pesaro, con la direzione di L. Ferrara; al Teatro Valle di Roma, Giovanni Sollima ha eseguito Run (2012), insieme ad un ensemble di 100 violoncelli.

Su commissione FORM, ha scritto la Sinfonia degli arrivi – Azione rituale per orchestra, eseguita nella stagione sinfonica 2014, nei teatri di Fabriano, Jesi, Chiaravalle, Fermo, e Masques. Ha inoltre realizzato rielaborazioni dell’Ouverture della Battaglia di Legnano di G. Verdi, eseguita nel teatro Lauro Rossi di Macerata e diretta da R. Molinelli, dall’Opera Carmen di G. Bizet, eseguita per il Macerata Opera Festival, e dall’Ouverture “Le ebridi” di F. Mendelssohn, eseguita da Wunderkammer Orchestra diretta da C. Tenan per gli Amici della musica di Ancona.

Su commissione della Fondazione Toscanini di Parma, ha realizzato la versione integrale per trio dell’Histoire du Soldat di I. Stravinsky, andata in scena nel 2015 con la regia di Rosetta Cucchi.

Su commissione dell’Associazione Harmonia Novissima, ha scritto Il canto lacerato (2015), per soprano e quartetto d’archi.

Ha ideato uno spettacolo multimediale intorno al Quatuor pour la fin du Temps di O. Messiaen, eseguito insieme alle Prime Parti della FORM.

Su commissione del Festival Internacional de Opera “Alejandro Granda” ha orchestrato l’opera in 4 atti Atahualpa (1875) di C. E. Pasta, riscoperta nella sola riduzione per canto e pianoforte; la prima mondiale è avvenuta nel marzo 2013 al Gran Teatro Nacional di Lima (Perù), con l’Orquesta Sinfonica Nacional e il Coro Nacional del Perù diretti da Manuel Lopez-Gomez, con Vasily Ladyuk, Aris Argiris e Ivan Magrì nei ruoli principali.

La performance è stata pubblicata in CD da DeccaUniversal Music, e così recensita: “lavoro encomiabile per aderenza stilistica e forza espressiva”, G. Cavagnino, Gbopera; “tratto creativo, resa assolutamente credibile e plausibile che sviluppa bene tutte le suggestioni presenti alla lettura dello spartito superstite”, R.Pedrotti, Ape musicale; “chissà com’era lo strumentale di Pasta, ma quello dell’Angeloni centra il bersaglio”, P. Petazzi, Classic Voice.

E’ autore di varie opere cameristiche, eseguite da L. Armellini, M.M. Rossi, S. Telari, tra le quali Luminescenze, per trio, commissionato dal XVIII Festival Pergolesi Spontini, e Recitativo Notturno per violoncello solo, eseguito per Nuova Consonanza.

Di rilievo inoltre la collaborazione con la Fondazione Promusica di Pistoia, per la quale ha scritto, a scopo didattico, partiture modulari con nuove composizioni e rielaborazioni, per orchestra giovanile, orchestra di principianti e coro polifonico di voci bianche. I pezzi sono stati eseguiti per Floema, stagione da camera dell’Orchestra Leonore, insieme ai suoi Solisti e Leonora Armellini.

Ha collaborato, come compositore e arrangiatore, alle colonne sonore dei film Il ritorno del cigno (Italia, 2014) e German Angst (Germania, 2015).

E’ stato ideatore e Direttore Artistico del Festival Macrocosmi, che ha ospitato tra gli altri artisti quali E. Bronzi, F. Gamba, P.N. Masi, G. Picciati, C. Rossi, M. Vacatello, K.H. Schuetz, S. Zanchini e G. Mirabassi.